Book,

I mercati dell'alternativa. Per un progetto nella lunga durata del commercio equo e solidale

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Punto Rosso, (2007)

Abstract

Prefazione di Lorenzo Guadagnucci Sono due le date di riferimento che individuano il contesto di questo libro. Il 28 aprile del 2005 si apre a Bruxelles l’“International Banana Conference”. Per la prima volta nella sua storia, il commercio equo e solidale (Fair Trade) ha fatto sentire il suo peso in maniera talmente sensibile da “scomodare” per l’occasione le grandi multinazionali della Banana come Dole e Chiquita e i funzionari negoziatori per l’Unione Europea con l’Organizzazione Mondiale del Commercio. Grazie all’azione del commercio equo e della rete di soggetti internazionali che da anni si battono per la tutela dei diritti dei lavoratori delle piantagioni di banane, si sono trovati insieme multinazionali, sindacati, rappresentanti di piccoli produttori, associazioni ambientaliste, Ong. La seconda data di riferimento è il 7 ottobre 2005. Questo è il giorno del lancio sul mercato britannico del nuovo “Nescafé Partners’ Blend”, un caffè solubile equo e solidale a tutti gli effetti garantito dalla Fairtrade Foundation Uk, prodotto quindi da Nestlè, una delle maggiori e più boicottate multinazionali a livello mondiale. In quegli stessi mesi, Chiquita inizia a dare vita a progetti produttivi secondo i criteri di commercio equo e solidale con l’obiettivo di ottenerene il marchio. I fatti a cui fanno riferimento queste date ci dicono sostanzialmente due cose: in primo luogo il commercio equo e solidale ha definitivamente lasciato la sua fase pionieristica lanciandosi in mercati che sotto ogni aspetto richiedono un grande salto di qualità. In secondo luogo, la maggiore visibilità, la maggiore incisività nei mercati governati dalle grosse corporations, ha scatenato nuovi appetiti da parte di queste ultime che vedono nel mercato equo e solidale una nuova occasione di investimento e di (ri)conquista di una clientela da tempo perduta almeno in parte, o addirittura nuova. Di fronte a questi cambiamenti radicali qual è l’atteggiamento del movimento del commercio equo e solidale? Quali sono gli effetti politici, prima ancora che commerciali e quali sono le valutazioni di medio e lungo periodo sull’evoluzione dello stesso movimento? Marco Noris ha lavorato per il Consorzio Ctm Altromercato nell’ambito dello sviluppo delle botteghe lombarde e dei progetti di microcredito a favore dei produttori del commercio equo e solidale. È stato presidente della cooperativa sociale Amandla di Bergamo dove attualmente lavora. UN EURO DEL PREZZO DI COPERTINA ANDRÀ DEVOLUTO A SOSTEGNO DI AGICES AGICES, Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale è l'associazione di categoria delle organizzazioni di commercio equo e solidale. Nasce dalla volontà di cooperazione delle organizzazioni italiane no-profit che da anni promuovono i prodotti e la cultura del commercio equo e solidale in Italia, e dall'esigenza di dar loro una rappresentanza nei confronti della società civile e delle istituzioni. Non essendo una soggetto commerciale, AGICES vive ancora oggi la sostanziale contraddizione che la vede come soggetto politico di rappresentanza del commercio equo e solidale italiano a fronte di una fragilissima sostenibilità economica. In rapporto alle responsabilità politico-progettuali demandate all'associazione dal mondo del commercio equo italiano, si rende necessario trovare concrete forme di sostegno per assicurarne la continuità operativa. Da qui l'idea di promuovere e sostenere AGICES anche con questo lavoro.

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