La critica della traduzione letteraria nell'epoca della letteratura digitale. Alcuni spunti a partire dal 'metodo Berman'
G. Nadiani. InTRAlinea : Rivista de traduttologia, (2000)
Zusammenfassung
Si può effettivamente parlare ancora di letteratura riferendoci alle varie esperienze di scrittura creativa ipertestuale, informatizzata spesso associata alla multimedialità? E, in caso affermativo, ci troviamo di fronte a «un» genere nuovo, o a un insieme di generi diversi? E i testi letterari scritti inizialmente in modo «tradizionale», «lineare», «pensati» per i cosiddetti supporti cartacei, una volta trasposti su supporti elettronici o immessi «in linea», digitalizzati insomma e, quindi, «smaterializzati», potenzialmente manipolabili o estensibili ipertestualmente (ben al di là della loro ipertestualità naturale), sono da considerarsi anch’essi «letteratura digitale», ovvero un suo sottogenere?
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