DRAGIŠIĆ, Juraj (Benigno Salviati, Giorgio). - Nacque in Bosnia, a Srebrenica, in data incerta. Indicazioni autobiografiche portano agli anni fra il 1446 e il 1448; il Ćavar preferisce risalire al 1444, in quanto nell'ottobre del 1464 il DRAGISIC, Juraj, in seguito all'avanzata turca che l'aveva sospinto dapprima a Ragusa, quindi in Italia, venne assegnato al convento dei francescani osservanti di S. Spirito in Ferrara come diacono, qualifica solitamente conferita non prima dei vent'anni. Ordina
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urb. lat. 565: De communicatione divinae naturae [aa. 1472-1482; ad Federicum Urbinatem ducem], Georgius Benignus de Salviatis n. 1450 ca., m. 1520
U radu se analizira korespondencija trojice manje poznatih dalmatinskih humanista s Cassandrom Fedele, glasovitom mletačkom humanisticom s kraja 15. i početka 16. stoljeća. Riječ je o Benediktu Mišuliću iz Paga, Ambrozu Mihetiću...
GIUSTINIAN (Giustiniani, Iustiniani, Justinianus, Zustignan, Zustinian), Bernardo. - Nacque a Venezia il 6 genn. 1408, da Leonardo di Bernardo e da Lucrezia di Bernardo Da Mula. Studiò inizialmente con Cristoforo de Scarpis quando questi era a Venezia nel 1416 e dal dicembre 1418 all'estate 1420, con Francesco Filelfo che gli insegnò latino, greco e filosofia morale dal 1417 al 1419, e in seguito anche con Guarino Guarini a Verona nel 1424, avendo a compagno di studi Ermolao Barbaro. Tornato pr
Giustinian (Giustiniani), Leonardo. - Umanista e poeta (Venezia 1388 circa-ivi 1446); ricorda talvolta D. nelle sue Laudi. Da alcuni gli è stato attribuito il poema adespoto in terzine Leandreide, in cui D. è introdotto da Amore a enumerare una gran schiera di poeti antichi e moderni. Il fatto però che questo episodio (che si stende dal II all'VIII canto del IV libro) intervenga ex abrupto in un contesto narrativo che non lo prevede (gli amori di Ero e Leandro), ha fatto sorgere il sospetto di u
Giustiniani (o Giustiniàn o Zustiniàn), Leonardo. - Uomo di stato e letterato (Venezia 1388 circa - ivi 1446). Dal 1428 membro del Consiglio dei Dieci; nel 1443 capo di esso e procuratore di S. Marco. Ebbe parte importante nella guerra tra Venezia e i Visconti. L'Umanesimo fu per lui gusto congeniale, non professione. Tradusse dal greco, e scrisse in latino Epistolae. Ma la sua fama è affidata soprattutto alle canzonette di argomento amoroso, le giustiniane o veneziane, alle quali diede il tono
GIUSTINIANI (o Giustinian o Giustiniano o Zustinian), Leonardo. - Uomo di stato, umanista e poeta, nato a Venezia forse nel 1388 dal senatore Bernardo e da Quirina Querini, morto ivi, forse cieco, nel novembre 1446. Ebbe fratelli S. Lorenzo (v.), primo patriarca di Venezia, e Marco, primo podestà veneto di Bergamo. Nel 1405 sposò Lucrezia di Bernardino da Mula, da cui ebbe nel 1408 Bernardo. Dotato di fine gusto, di cultura e di eloquenza, ebbe lunghe relazioni umanistiche e si formò una ricchis
G. Bombieri. Tradizione classica e letteratura umanistica. Per Alessandro Perosa, a cura di R. Cardini, E. Garin, L. Cesarini Martinelli, G. Pascussi, Volume II von Humanistica, Bulzoni, Roma, (1985)