RIARIO, Pietro Massimo Giansante RIARIO, Pietro. – Figlio di Paolo Riario e di Bianca della Rovere, Pietro nacque a Savona il 29 o il 30 aprile 1445. La data di nascita si deduce dalla lapide sepolcrale, oggi nella cripta della basilica romana dei Santi Apostoli, in cui si legge che Riario morì all’età di 28 anni, otto mesi e sei giorni (Pope-Hennessy, 1964, tav. 112; Golzio - Zander, 1968, tav. 125). Da Bianca, sorella di Francesco della Rovere, che fu papa dal 1471 con il nome di Sisto IV,
Rad iznosi najvažnije podatke o rukopisnim izvorima latinskog govora Nikole Modruškog za kardinala Pietra Riarija (nakon 18. siječnja 1474). Potom se izvještava o rezultatima kolacije trinaest poznatih izvora predaje teksta (tiskanih izdanja i rukopi...
MS BAV Vat. lat. 5641 sadrži nacrte pisama koje su Chiericati i Giovanni Lorenzi 1470-ih i 1480-ih slali M. Barbu. Pismo koje se tiče Riarija je na fol. 29r-30r. Odmah na početku: Quantum ad d. S. Syxti attinet, hodie celebrate sunt eius exequie in ecclesia S. Apostolorum magnificentissimo apparatu: missam cantavit reverendissimus dominus Mediolanensis, orationem haud admodum contemnendam habuit episcopus Modrusiensis; concursus omnis hominum generis, aetatis et sexus is fuit quales non facile quisquam in morte pontificum meminit. Ima tu jos zanimljivih podataka.
Inače ima dosta zanimljivosti i u drugim pismima. U jednom tako, iz 1485. godine (?), imamo i vrlo zanimljiv opis i Alviza Cipika ozbivanjima nakon smrti kardinala Pietra Foscarija (?). Vidi pismo na fol. 20rv.
DELLA ROVERE, Leonardo. - Nipote di Sisto IV e cugino di Giulio II, nacque presumibilmente a Savona verso la metà del sec. XV, da Bartolomeo, il secondo dei figli di Leonardo, e non da Raffaele, come talvolta è detto erroneamente. Unica notizia relativa alla sua giovinezza, che probabilmente trascorse in Savona, prima dell'elevazione al soglio pontificio dello zio, il giudizio di Battista Fregoso, in base al quale il DELLA ROVERE, Leonardo, ancora giovinetto, avrebbe preteso di dover essere chia
nihil hac verius veritate -- Dorlandus, Petrus / Raimundus <de Sebunda> / Seminiverbius, Dominicus: Viola anime p[er] modum dyalogi: inter Raymundu[m] Sebundiu[m]: artium: medicine. atq[ue] sacre theologie p[ro]fessorem eximium. et dominu[m] Dominicu[m] seminiuerbium. De hominis natura (p[ro]pter quem om[n]ia facta sunt) tractans, Ad cognoscendu[m] se. deum. et ho[m]i[n]em, ... iam p[ri]mo Jmpressus, Colonie, 1499.05.29 [BSB-Ink D-284 - GW 9046]
FIESCHI, Stefano. - Nacque da Manfredo tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo a Soncino (ora in provincia di Cremona). Le prime notizie certe su di lui si traggono dalle sue lettere. Nel 1424-25 era in Normandia, dove svolse per cinque anni le funzioni di segretario presso Zanone Castiglioni, vescovo di Lisieux, come risulta da due lettere (Bergamo, Bibl. civ. A. Mai, Γ, IV, 26, cc. 61v-62r, e Berlino, Staatsbibl., Lat. fol. 643, cc. 41v-42r) raccolte nell'epistolario del destinatario Fran
FASOLO (Faseolo, Faseoli), Angelo. - Nacque a Chioggia (Venezia) nel 1426 da Giovanni, notaio e procuratore della cattedrale di Chioggia, città di cui la famiglia era originaria. Non si hanno notizie sulla sua formazione (quella, più volte ripetuta, secondo cui il FASOLO, Angelo sarebbe stato allievo di Vittorino da Feltre, va attribuita invece, secondo il De Rosmini, al fratello Andrea); sappiamo soltanto che studiò diritto e si addottorò a Padova, dove venne aggregato al collegio dei canonici
Abstract The last page of Tommaso Baldinotti's manuscript of Lucan (University of Iowa MS xMMs. Hi1) contains three colophons: one a common leonine hexamete...
COPPINI, Francesco (in religione Ignazio). - Nacque a Prato agli inizi del sec. XV da Guccio di Tommaso di Giusto. Le fonti lo qualificano iuris utriusque doctor, ma non si hanno testimonianze su di lui fino al 1433, quando figura tra i camerlenghi dello Studio fiorentino. Si può presumere che, morto il padre (nel 1429 l'intestatario dell'asse patrimoniale familiare è lo zio Mercatuccio), il COPPINI, Francesco si sia trasferito a Firenze con il fratello Tommaso, la cui famiglia compare nella doc
This paper, based on a preliminary inquiry about the circulation of Girolamo Aliotti’s writings, deals with the diffusion of humanist practices and its transformation into a dominating cultural movement. It is argued that this evolution was obviously a matter of very famous lay litterati, but also of more peripheral literary networks, that involve notaries, physicians, school teachers but also secular and regular clerics, living in the numerous urban centers of fifteenth century Italy. Additionally, the paper analyzes the very important and specific function of miscellanea manuscript as vector and mark of this process.
This paper, based on a preliminary inquiry about the circulation of Girolamo Aliotti’s writings, deals with the diffusion of humanist practices and its transformation into a dominating cultural movement. It is argued that this evolution was obviously a matter of very famous lay litterati, but also of more peripheral literary networks, that involve notaries, physicians, school teachers but also secular and regular clerics, living in the numerous urban centers of fifteenth century Italy. Additionally, the paper analyzes the very important and specific function of miscellanea manuscript as vector and mark of this process.
Oratio in funere Petri Cardinalis Sancti Sixti
AUTOR(ES):
Nicolaus, fl. 1461-1474,; Guldinbeck, Bartholomaeus, impr.
ANT.POSSUIDOR(ES):
Manuel, Francisco de Melo, 1773-1851, ant. possuidor
PUBLICAÇÃO:
[Roma : Bartholomaeus Guldinbeck, ca. 1484-88]
http://purl.pt/32401
G. Mercati. Studi e testi / 44 Biblioteca apostolica vaticana, Roma, (1925)Italien; 15. Jahrhundert; Kleriker; Bischöfe (Einzelne); Perottus, Nicolaus (1429-1480); Mercati, Giovanni (1866-1957).